Adolescenza: il rapporto con il corpo che cambia
Se c’è un periodo dove tutto cambia quello è proprio l’adolescenza.
In questo periodo dello sviluppo, il corpo ha una trasformazione rapida e completa, e anche drammatica. Questo perché la mente degli adolescenti si ritrova in un corpo che prende il sopravvento da tutti i punti di vista: dal suo interno, partono messaggi che possono non trovarli pronti a recepirli.
L’immagine interiore che si ha del proprio aspetto fisico, molto spesso, non combacia ed è proprio per questo che, qualche volta, ci si guarda allo specchio senza piacersi, senza riconoscersi, senza avere una buona percezione di sé.
Il problema si manifesta per entrambi i sessi.
Durante l’adolescenza il corpo diventa quasi un ingombro, ci si sente sgradevoli e non sempre ci si riconosce nell’immagine riflessa allo specchio questo anche perché la società ci impone un modello sbagliato, un modello lontano dalla realtà, ideale, stereotipato e che in alcuni casi non è condiviso da tutti.
Non è facile per gli adulti, figuriamoci per gli adolescenti, liberarsi dal condizionamento della moda questo perché l’appartenenza al gruppo , l’accettazione da parte del gruppo dei pari a quest’età è fondamentale.
Bisogna provare ad uscire dalla cultura che la società ci propone di un corpo bello e perfetto e imparare ad accettare la propria immagine corporea.
Non è sempre semplice ma è fondamentale per imparare ad amare se stessi e gli altri.
In questo periodo i ragazzi che non sono più bambini, ma neanche giovani adulti, vivono questa trasformazione in maniera drammatica, il loro disagio nasce dall’incapacità di accettare i propri difetti e le loro diversità.
A volte questa trasformazione può avvenire quando diventano consapevoli di quello che sono realmente e del tesoro che custodiscono nella propria anima.
L’immagine riflessa dallo specchio non va considerata perché anche se apparisse un corpo perfetto, esso non ci garantirebbe il ”piacersi”, ”l’apprezzarsi” ma potrebbe provocare un illusione, una distorsione della realtà che va poi riequilibrata con un percorso che aiuti la ricerca di sé stessi.
Lo specchio però è uno dei mezzi che ci aiutano a scoprirci e può, quindi, essere sia fonte di delusione perché rimanda un immagine di sé poco gradevole o un immagine che l’adolescente non è pronto ad accettare ed accogliere per cui si sente tradito dal proprio corpo e ne entra in conflitto; sia fonte di piacere, se l’immagine che lo rimanda è soddisfacente.
Ciò consente ai giovani di accettarsi e amarsi.
Quindi il rapporto che un adolescente ha con il proprio ”nuovo” corpo non è facile.
Durante l’infanzia, il corpo del bambino è gestito dai genitori, lavato, accudito, vestito invece durante l’adolescenza sono i ragazzi che devono rapportarsi con il proprio corpo che cambia e che assume forme molto diverse da quelle infantili, gli ormoni che iniziano a circolare modificano l’umore, gli interessi e lo stile di vita.
Le reazioni possono essere di due tipi:
1) Ci sono ragazzi che si sentono in sintonia con questo “nuovo” corpo, presentano una maturità che li predispone ad accettare per le trasformazioni che stanno avvenendo,
2) Al contrario ci sono ragazzi che vivono una profonda insicurezza, si sentono inadeguati, brutti , fragili e temono il giudizio degli altri cercando continue rassicurazioni.
A volte, nei casi estremi, c’è proprio un rifiuto verso la crescita per cui il corpo viene allora ignorato o rifiutato assumendo atteggiamenti inadeguati nel vestirsi e nel nutrirsi, si useranno abiti che coprono e nascondono forme e rotondità e si cercherà di tenere sotto controllo anche il cibo . Un esempio può essere lo sviluppo e l’ingrossamento del seno che può non corrispondere alle proprie aspettative; quando ci si specchia , sembra troppo grosso o sproporzionato ed ecco che nascono i timori e le ansie verso gli altri e si tenta di nasconderlo e di mimetizzarlo con un maglioni extralarge.
Queste disarmonie sono dovute proprio al fatto che il corpo non cresce all’unisono ma alcune parti possono svilupparsi prima di altre creando un malessere psicologico, imbarazzo e spesso goffaggine.
Non conta avere un corpo bello o brutto ma che sia armonizzato con la propria personalità, essere consapevole dei propri pregi e dei propri difetti, ci aiuta a migliorarci.
Il messaggio che va portato è che il corpo sia amato e valorizzato nei propri punti forti.
In natura non esiste un corpo giusto oppure perfetto, ognuno è bello per quello che è, per la sua unicità, e può piacere proprio per la sua originalità.
La cosa più importante da comprendere è che questo periodo è un passaggio, e come tale è temporaneo, quindi è fondamentale vivere con tranquillità questi cambiamenti senza crearsi eccessivi problemi o inutili ansie proprio perché ”dall’anatroccolo uscirà fuori sicuramente un bel cigno”.
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