Gravidanza e d’intorni
L’Attesa di un bambino è davvero un momento unico per una coppia, ma in special modo per la donna.
Essa ne subisce il fascino fin dall’infanzia, quando giocando simbolicamente con le bambole, sogna di essere una mamma, inconsapevole di tutti quei cambiamenti a cui va incontro il suo corpo ma anche la sua mente.
Gli ormoni che circolano nel suo corpo creano alterazioni fisiche e umorali (stati di ansia, stress, momenti di euforia e di malinconia) che, attraverso il cordone ombelicale, vengono trasmesse al bambino e le pareti uterine.
Il bambino, durante la sua vita intrauterina, percepisce tutti gli stimoli interni ed esterni positivi e negativi che vive la mamma.
Il corpo cambia, si appesantisce e spesso rende difficile ogni movimento, si possono accusare dolori alla schiena e soffrire, momentaneamente di disturbi del sonno, gonfiore alle gambe e numerose minzioni al giorno.
Sul piano psicologico si affacciano paure e ansie mai sperimentate che possono tenere in allerta la futura mamma.
Insomma si incomincia a percepire il “peso” della responsabilità di un altro essere umano, che ci appartiene in maniera viscerale .
Le gioiose fantasie infantili intorno a questo evento iniziano a sgretolarsi per dare spazio ad un reale e inconsapevole periodo di novità positive ma anche negative.
Bisognerebbe puntare ad un benessere totale che vada a coinvolgere tutti e quattro i Piani del Sé: Cognitivo, Emotivo, Fisiologico e Morfologico – Posturale.
Ma allora, la gravidanza non è il più bel periodo di una donna, come ci hanno fatto credere? Assolutamente si, semplicemente presenta anche dei lati, che se non considerati ed affrontati, possono rendere la gravidanza, un momento di amare sorprese e continue disillusioni.
Sul piano Cognitivo si presenta una difficoltà a seguire ed accettare i cambiamenti veloci che il corpo subisce, diminuendo così il controllo razionale, soprattutto durante il travaglio.
Aumentano le fantasie ed i desideri incontrollati, l’incapacità ad organizzarsi e L’intensificazione dei ricordi antichi che favoriscono l’identificazione col bambino.
L’Emotività subisce altrettanti cambiamenti dovuti alla sensazione di incapacità, alla labilità dell’umore e dalla dipendenza affettiva e contenitiva che spesso si richiede ai partner o alla propria mamma.
Spesso l’uso della voce e delle immagini guidate aiutano a sciogliere, rilassare e raggiungere uno stato di benessere, utilizzando anche tecniche comunicative con il proprio bambino attraverso l’ascolto di musica o letture di fiabe.
Sul piano Fisiologico si possono presentare bruciori allo stomaco, nausea, stitichezza, gonfiori, crampi, tunnel carpale, respirazione alterata.
Tale sintomatologia può rendere stressante e demotivante questo periodo, proprio perché si perde, temporaneamente la capacità di gestire la propria vita come lo si faceva prima.
Il cambiamento delle proporzioni dovute all’ingrossamento della pancia, che sbilancia l’equilibrio corporeo e ne rallenta i movimenti che diventano poco controllabili e bruschi.
Incontri di gruppo o un corso pre-parto potrebbero aiutare le future mamme a condividere ansie e paure e con informazioni precise sul periodo della gravidanza, del travaglio e del parto, si ridimensionano false credenze e convinzioni errate .
Durante gli incontri è data la possibilità di esprimere in gruppo ciò che a volte è difficile esprimere fuori (dubbi, paure, incertezze); poter far fronte ad un nuovo ruolo di responsabilità; e per ultimo, lasciare uno spazio alle emozioni negative che possono emergere.
Inoltre attraverso tecniche di respirazione si aiuta la futura mamma a ripristinare una respirazione diaframmatica profonda, che permette di rilasciare le tensioni e le rigidità muscolari ammorbidendo il tono della parete uterina e della pelvi.
Favorendo, inoltre durante le fasi del travaglio e del parto, il massimo dell’ossigenazione possibile a madre e bambino.
Si correggono atteggiamenti e posizioni errate per aumentare movimenti lenti e morbidi, vengono impiegate ginnastica dolce e stretching e alcune volte massaggi nei punti di maggiore tensione: viso, collo, spalle, braccia, schiena e gambe.
Tali incontri potrebbero favorire un benessere psicofisico e un maggiore equilibrio. Sarebbe auspicabile che la coppia potesse beneficiare di questi momenti per facilitare il vissuto di serenità e le sensazioni emotive positive e il contatto col bambino.
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