“Un mondo di bambini colorati” – Progetto multietnico
Un mondo di bambini “colorati” nasce dall’esigenza di integrazione di bambini di altre culture:”colorati” perché a volte i bambini stessi chiamano così loro piccoli compagni con la pelle più scura o più chiara della loro.
L’immigrazione e quindi la presenza di bambini stranieri nelle classi e nella società è oggi molto significativa, con cui la scuola deve confrontarsi e non solo come emergenza ma come momento costitutivo del fare scuola.
L’Obiettivo prioritario della scuola è quindi l’educazione interculturale, la cui caratteristica principale è quella di costruire processi di apprendimento basati sul dialogo interculturale quale strumento principe per conoscere le culture altre, guardando al diverso non con sospetto e diffidenza ma come risorsa per la crescita della persona e della società nel suo complesso.
Come diceva Bruner, in accordo al suo principio di prospettiva, è il contesto culturale in cui si è immersi che determina sia i valori di una comunità sia la propensione ad una determinata interpretazione dei fatti naturali e sociali.
Quindi la scuola è chiamata a porre l’accento sulla relatività ed arbitrarietà dei punti vista e dei valori propri di ciascuna cultura di appartenenza.
Solo così si può definire un percorso formativo flessibile per tutti gli alunni che si relazionano costantemente e quotidianamente con altri sistemo culturali.
Questo progetto già sperimentato in altre città del nord trova terreno fertile ormai in tutta la penisola in quanto, come già abbiamo sottolineato, l’immigrazione è un fenomeno che riguarda ramai l’intero paese se non oltre il continente occidentale.
I destinatari sono i bambini di età 3-6 anni in linea con l’assetto pedagogico e metodologico delle Indicazioni Nazionali.
Il contesto sociale attuale in cui operano i servizi educativi e scolastici è composto da bambini italiani e bambini di diverse nazionalità con una propria estrazione sociale, economica etnica e religiosa.
Il progetto “Il mondo di bambini colorati” parte dalle necessità di aiutare insegnanti e bambini a costruire una realtà in cui si valorizzino culture ed usanze di ciascuno, in modo che le differenze di appartenenza e di costumi possano essere una ricchezza per tutti: maestre, bambini e genitori.
Il bambino nella scuola deve poter portare ciò che egli è in famiglia e nel suo quartiere, deve poter condividere il suo piccolo ma importante bagaglio culturale con gli altri integrando e arricchendosi.
Ciascun bambino fa parte di un sistema valoriale, la cui condivisione diventa esperienza di scambio, anche pratica in cui gli adulti, attraverso la compartecipazione e la comprogettazione educativa mettano in gioco le varie esperienze e per fare ciò genitori e insegnanti devono essere elementi attivi e collaborativi.
La famiglia diventa protagonista attiva di questo percorso attraverso la partecipazione alle iniziative scolastiche, nella convinzione che la corresponsabilità educativa si nutre del confronto, della mediazione culturale e di una convergenza di intenti in cui conciliare i tempi lavorativi, della cura e del tempo libero rappresenta il nodo essenziale.
La diversità ci permette di esprimerci in una molteplicità di attività non solo legate alle tradizioni e alle culture ma anche e soprattutto di attività creative. Educare significa, anche, rispettare la personalità di ciascuno nelle sue diverse sfaccettature senza per questo rinunciare alla guida in direzioni precise.
Il ruolo delle insegnanti risiede anche nel saper indirizzare ed integrare, attraverso percorsi soprattutto pratici, la possibilità di fruire delle diverse manifestazioni delle attività umane, dalla musica al ballo inteso come espressione corporea, dalla poesia alla pittura, dal teatro all’attività ludico-ricreativa etc…
Per fare ciò si ha bisogno di bambini che non si sentano vittima delle loro differenze, si ha bisogno di genitori propositivi e non inibiti nello scambio della condivisione, solo così si può accedere all’integrazione .
DESCRIZIONE DELL’ATTIVITÁ
Obiettivi e finalità:
- Favorire la scoperta della multiculturalità intesa non solo come presenza di bambini di altre culture, ma anche come valorizzazione delle diversità/unicità di ciascuna persona;
- Favorire la conoscenza, l’accettazione reciproca e la convivenza ;
- Scoprire le differenze, confrontarle, accoglierle e valorizzarle;
- Rispettare le persone;
- Favorire l’ascolto reciproco;
- Incontrare e conoscere culture e tradizioni diverse attraverso racconti e storie,
- Drammatizzazioni, giochi e musica;
- Sviluppare modalità espressive variegate utilizzando diversi materiali.
RISULTATI OTTENUTI
É stato raggiunto un coinvolgimento attivo e compartecipato delle famiglie attraverso la creazione di spazi condivisi con educatori e bambini in percorsi di formazione in cui il personale educativo promuoveva e promuove esperienze laboratoriali riguardanti animazioni, creazioni di storie, laboratori di tipo artigianale che vede come protagonisti attivi anche i genitori sia italiani sia di diverse culture.
Tutto ciò ha favorito inclusione, integrazione, cura e accoglienza con ricadute positive sui bambini, famiglie ed educatori.
METODOLOGIA
Il progetto si è sviluppato attraverso un percorso di tipo laboratoriale che si è dipanato per l’intero anno scolastico e attuato in modo differenziato nelle intersezioni per fascia di età, ma anche a livello del gruppo sezione.
Le proposte didattiche hanno alternato dialoghi con i bambini, racconti di storie a sfondo interculturale, percorsi didattici, canzoni che esprimano sentimenti di amicizia e di pace proposte di giochi che evidenziano le similitudini e le differenze dei vari giochi e che favoriscano il contatto corporeo scoprendo e riflettendo sulle differenze personali
Risorse umane:
- Bambini
- Docenti della Scuola dell’Infanzia: attuazione didattica, osservazione, verifica e valutazione del progetto.
- Coinvolgimento di alcuni genitori stranieri disponibili per proposte interculturali (canzoni, storie, filastrocche, strumenti musicali, giochi)
Tempi:
- Ottobre- Novembre: laboratorio Fiabe e racconti
- Dicembre-Gennaio: laboratorio del gioco
- Febbraio-Marzo: laboratorio musicale
- Aprile –Maggio: laboratorio culinario
Laboratorio interculturale: fiabe e racconti
- Utilizzo del mappamondo quale strumento fondamentale per mostrare dove siamo noi e in quanti posti diversi vivono altri uomini.
- Racconti di storie a sfondo interculturale:
I musicanti di brema
- Drammatizzazione e role playing
- Lettura di fiabe raccontati dalle mamme dei bambini stranieri:
- la giraffa vanitosa
- Prova d’Amore
- Giochi di ruoli e drammatizzazione di una favola scelta dai bambini, con la partecipazione dei genitori
- Circle time finale
Laboratorio interculturale del gioco:
- Giochi allo specchio: conoscenza del proprio corpo.
- Costruzione dell’albero di natale con addobbi di palline in polistirolo dipinte dai bambini
- con le caratteristiche fisiche dei popoli diversi.
- Visione di foto, immagini raccolte da riviste, da cataloghi di viaggio, carte geografiche:
- collage interculturale
- Racconti e confronti di giochi con la partecipazione dei genitori dei bambini stranieri e italiani
- mamba
- kukulu
- nascondino
- girotondo
- Costruzione di giocattoli rudimentali tipici delle diverse culture
- bambole di pezza e fili di lana
- Rappresentazioni grafiche
Laboratorio interculturale musicale:
- Ascolto e riproduzione di musiche e canzoni tipiche di diverse culture
- Visione e conoscenza di strumenti tipici
Laboratorio interculturale culinario:
- Preparazione e degustazione di ricette e prodotti dei diversi paesi con la partecipazione dei genitori
Dott.ssa Perla Maria Fiumani
Dott.ssa Valeria Fattore
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